“L’educazione si-cura all’aperto” dice Roberto Farnè, uno dei più grandi esperti in Italia di Outdoor education e autore di quello che io considero una bibbia in merito per gli insegnanti ed educatori in genere ovvero “Outdoor education” e senza dubbio ha ragione.
Se pensiamo a spazi aperti subito la mente corre a ciò che potrebbe succedere e a volte la paura blocchi molte delle esperienze che i nostri figli potrebbero fare in serenità. Molto spesso la paura è solo nostra, magari collegata a qualche ricordo d’infanzia, o a quella perenne sensazione che ci fa sempre vedere il peggio che potrebbe accadere. I rischi nello stare all’aperto ci sono, è innegabile, ma ci sono anche in molti altri contesti e meritano di essere analizzati, vissuti e superati.
I rischi dell’outdoor fanno parte della crescita, non possiamo pensare ad una crescita sana con alberi rivestiti di gommapiuma o tappeti spugnosi nel giardino.
Pensiamo a quando eravamo piccoli: abbiamo corso dei rischi? Abbiamo vissuto delle (piccole) avventure? Quanto bene le ricordiamo?
Cadere, graffiarsi fanno parte della crescita. Il nostro ruolo di adulti è quello di prevedere il rischio e non demonizzarlo, ma lasciare che i bambini sviluppino la loro capacità di analisi.
Condivido con voi le 50 cose da fare prima dei 12 anni del National trust perché sono per me sempre di grande spunto quando penso ad attività all’aperto.
50 cose da fare all’aperto prima dei 12 anni:
1. Arrampicarsi su un albero
2. Rotolare giù da una grande collina
3. Accamparsi all’aperto
4. Costruire un rifugio
5. Far rimbalzare i sassi sull’acqua
6. Correre sotto la pioggia
7. Far volare un aquilone
8. Pescare con il retino
9. Mangiare una mela appena colta dall’albero
10. Giocare a conkers, un gioco inglese in cui si cerca di staccare all’avversario una castagna attaccata a un filo
11. Fare una lunga corsa in bici
12. Segnare un sentiero con degli stecchini
13. Fare una torta di fango
14. Costruire una diga su un ruscello
15. Giocare nella neve
16. Fare una ghirlanda con le margherite
17. Organizzare una gara di lumache
18. Fare disegni folli
19. Lanciare bastoncini nel fiume
20. Saltare le onde
21. Mangiare more raccolte dai rovi
22. Guardare dentro un albero
23. Visitare una fattoria
24. Camminare a piedi nudi
25. Fischiare usando un filo d’erba
26. Andare in cerca di ossa e fossili
27. Guardare le stelle
28. Scalare un’enorme collina
29. Esplorare una grotta
30. Tenere in mano un animale schifoso
31. Andare a caccia di insetti
32. Cercare uova di rana
33. Catturare una foglia che cade
34. Seguire le tracce di animali selvatici
35. Scoprire cosa c’è in uno stagno
36. Fare una cuccia per le bestie feroci
37. Osservare le strane creature tra le rocce di un lago
38. Allevare una farfalla
39. Dare la caccia a un granchio
40. Fare una passeggiata notturna nel verde
41. Piantare qualcosa, coltivarla e mangiarla
42. Nuotare in mare
43. Costruire una zattera
44. Fare birdwatching
45. Trovare la strada servendosi solo di mappa e bussola
46. Arrampicarsi sulle rocce
47. Cucinare in campeggio
48. Imparare a cavalcare
49. Giocare a geocaching (caccia al tesoro con il GPS)
50. Andare in canoa su un fiume
Se ci penso, personalmente ho ancora qualche casellina da spuntare! E voi?
Il libro di Roberto Farnè che ho citato all’inizio è questo e o trovate qui (link affiliato)
Le scarpe della foto sono un regalo di Wildling Shoes
Photo Credits @greenwomam (Martina Celegato)
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